APPUNTI SU ISTANBUL - 25/28 giugno 2004

Hotel:
Noi ci siamo trovati molto bene, sia per la posizione, sia per il servizio, al Blue House Hotel. Spero che possa essere anche di vostro gradimento!! Mi raccomando però, che le stanze siano affacciate sulla moschea Blu; è un colpo d'occhio fantastico.

Topkapi Sarayi:
il palazzo è veramente bello, non tanto per la ricchezza degli ambienti (l'harem in particolare), ma soprattutto perché nasconde un lussureggiante giardino tutto proteso su un promontorio che si affaccia sul Bosforo e Mar di Marmara. Dalla terrazza del ristorante si gode un panorama meraviglioso, così come dal…"baldacchino per l'interruzione del digiuno", sulla terrazza estrema nella quarta corte.
Visto che il palazzo è piuttosto vicino all'albergo, suggerirei di visitarlo al mattino presto (check orari in albergo) per evitare le orde dei gruppi di turisti e godersi lo scintillio del sole (va ordinato!!) nel parco (non è Hyde Park, ma sono certa che vi piacerà!). Come suggerisce la guida, alla biglietteria conviene prenotarsi subito per l'harem - dove la visita è obbligatoriamente guidata - e prendere le audio-guide per sopperire alle carenze della "lonely planet" (la nostra guida). Si segue bene ed i tempi della spiegazione della guida (in inglese) consentono di sentire, vedere e… fotografare. Prima di entrare controllate, sul pannello nei pressi della biglietteria, se e quali sono gli ambienti che potrebbero essere chiusi; può infatti capitare che per manutenzione o… altro non è possibile visitare tutti gli ambienti e padiglioni. Ovviamente l'harem racchiude gli ambienti più ricchi, ma a noi è piaciuto molto il padiglione di Baghdad (sulla cartina a pag. 89 n.6), anche per la sua posizione.
Considera che per farsi almeno un giro completo, il che vuol dire avere un'idea di insieme dei vari ambienti esterni/interni, ci vogliono c.a. 3-4 ore.
Se si è fortunati (sole, poca gente, ambienti aperti) la visita si può rivelare suggestiva.

Moschea Blu e Ippodromo:
dopo averla ammirata dalla stanza e terrazza dell'albergo, la si raggiunge in pochi passi. Anche in questo caso, rispettando gli orari della preghiera, potete vistarla senza incrociare i gruppi di turisti, considerando che l'accesso principale alla Moschea è nei pressi dell'Ippodromo.
Per raggiungere la Moschea, una volta attraversata la piccola area di negozi che è di fronte l'albergo, si può direttamente salire ai giardini antistanti la Moschea. Viceversa se vi allungate nel bazar che è sempre lì (tra l'altro è uno dei pochi posti dove abbiamo trovato cose più carine anche se più care), arrivati in fondo, si prende a destra e ci si "arrampica" per una stradina che attraversa un piccolo quartiere dalla case in legno alte e strette, dai colori sgargianti (fa pensare alle case dei paesi del nord Europa!).
La Moschea è molto bella, anche se risente dell'essere una "meta" turistica; una vera esplosione della ceramica di Iznik, esaltata da luce che filtra dalle vetrate e che incanta per la maestosità e leggerezza assoluta!
Relativamente all'Ippodromo…nulla di dire oltre quanto già ampiamente descritto nella guida.

Aya Sofia:
la chiesa è di dimensioni imponenti, ma piuttosto fatiscente ed in ristrutturazione; i mosaici della galleria al piano superiore sono parzialmente visibili, in quanto per lo più ricoperti da pitture. Da vedere, anche se un po' deludente.
La piazza antistante è molto bella e se raggiungi la fontana al centro dei giardini … ti trovi proprio "in mezzo" tra S. Sofia e la Moschea Blu.

Yerebatan Sarnici (La cisterna ):
E' una grande cisterna bizantina che rivela un ambiente assai suggestivo: scendendo dalla scala da cui si accede all'ambiente sotterraneo, ti trovi in una selva di 336 colonne in semi oscurità, tra luci soffuse e musica di sottofondo. Merita! Peccato "l'angolo bar" con tanto di ombrelloni CocaCola proprio sotto la scala!

Le altre Moschee: sta a voi scegliere … ognuna ha la sua particolarità.

Suleymaniye Camii: la si vede da ogni punto della città ed è la più grande di Istanbul. E' un complesso di edifici molto ampio. La moschea è molto bella - uno degli esempi più belli del grande architetto Sinan - e tra i colori spiccano il rosso ed il nero.
Beyazit Camii: adiacente all'università, è una moschea di "vero" culto: da un punto di vista architettonica di minore impatto, ma piuttosto autentica. Direi che tra tutte è la meno bella.
Yeni Camii: al centro della piazza Eminonu, di fronte all'ingresso del Bazar egiziano. Dicesi "nuova" perché è l'ultima ad essere stata costruita a Istanbul. Maestosa e scenografica ha decori interni molto belli.
Rustem Pasa Camii: è una vera e propria "chicca"; piccola ma riccamente decorata… sempre dal grande Sinan, assolutamente da non perdere. Si accede da una scala in una stradina secondaria che porta ad una terrazza con portico e colonne, che dà proprio l'idea di un "angolo nascosto". Le pareti esterne della moschea sono tutte maiolicate su tonalità del blu, con bellissime raffigurazioni di "alberi della vita". Forse è la mia moschea preferita!
Sultan Selim Camii: è una moschea "defilata" posizionata in un quartiere arroccato su una collina un po' distante dal centro. La zona è un po' depressa, ma vale la pena di raggiungerla perché è una delle Moschee più attive della città. C'è anche un giardino che si affaccia sul Bosforo frequentato dai locali e l'impressione ricevuta è stata quella di un ambiente autentico. Per raggiungere nuovamente la strada che corre lungo il mare, si può ridiscendere lungo le stradine che partono da sotto la terrazza-giardino. Anche la zona è piuttosto depressa, ma non abbiamo avuto alcun problema nell'attraversarla. Spostandosi ancora più all'interno del Corno d'oro, una metà da non mancare è:
Kariye Muzesi (Santa Chora): è unica nel suo genere. E' infatti una chiesa bizantina riccamente decorata da splendidi mosaici e dipinti murali, che per secoli è stata adibita a moschea, per essere successivamente trasformata in museo dopo un lungo restauro. Direi di non perderla data la bellezza dei decori interni e la particolarità della struttura architettonica.
…ci sarebbe anche Eyup Camii (che noi però non abbiamo visto) molto importante come sottolinea anche la guida a pag 135.

Fine delle Moschee!!

Caffè Pierre Loti:
Arroccato su una collina poco oltre la moschea di Eyup, il posto merita per la meravigliosa vista che offre sul Corno d'Oro. Frequentato dalla gente del posto, lo suggerirei per sorseggiare piacevolmente il tè godendosi il panorama.

Torre di Galata:
Non è molto alta, ma dalla terrazza si gode un panorama che spazia su tutta la città.
Proprio sotto la torre c'è un piccolo "fornaio" che prepara focaccine di pasta di pane o sfoglia ripiene di verdure, carne, ecc.. Un spuntino delizioso che noi tutti abbiamo apprezzato!
Comunque tutto il quartiere di Beyoglu-Galata merita una visita approfondita.
Uscendo dalla torre ci si può avventurare per le stradine che portano (in salita) verso Istikal Caddesi, via pedonale commerciale che porta fino a piazza Taskim. Ricordo che ne abbiamo percorsa una tra palazzi alti e stretti dall'interessante architettura, dove i negozi erano quasi tutti dedicati a strumenti musicali. Per spezzare la fatica della camminata (e salita) abbiamo presso un piccolo "cable car" locale che percorre, tutta la Istikal Caddesi fino a piazza Taskim. La via come dicevo è piuttosto commerciale e di poco interesse perché troppo…occidentale. Ma vale comunque la pena percorrerla tutta con il piccolo tram, per poi ridiscenderla a ritroso ed addentrarsi nel quartiere "PERA". Come potevamo noi mancare??. Non sto qui a tediare sui dettagli sull'importanza nel passato della "Citè de Pera", perché ben descritta nella guida (pag. 118-119) e poi… sarebbe troppo di parte!

Ma mi raccomando non dovete mancare una sosta al Pera Palas Oteli dove Enrico che è di casa, ci ha offerto un drink nel bar interno. L'albergo decisamente "old style" dà l'idea di essere un po'...passato, ma l'aria nostalgica è assicurata. Bellissima la hall e l'ascensore - tutto in legno - dove io e Rosa ci siamo fatte una foto molto carina.

E arriviamo al mitico shopping!
Sia io che Rosa abbiamo il rimpianto di aver avuto poco tempo per gli acquisti!!!! Ma è andata così … sarà per la prossima volta.
Da non mancare (anche per l'ambiente) il Gran Bazar che però ti stordisce con i suoi 4500 (!!) negozi molto spesso tutti uguali. Appena entrati cerchi di orientarti, selezionando le vie da percorrere, ma alla fine ti lasci…andare e vaghi con la speranza di vedere qualcosa di veramente originale. Attenzione comunque agli orari ed ai gg. di chiusura. Noi comunque gli abbiamo dedicato poco tempo e, come già detto, ci siamo trovati meglio nel bazar vicino alla moschea Blu.
Anche al Bazar Egiziano abbiamo fatto un giro molto veloce: qualche spezia al volo e via. Bellissima la frutta nelle bancarelle fuori il bazar: mai viste delle ciliegie così grosse (era giugno!!).

A proposito di cibo….
Come già detto..da evitare la serata a Kumkapi, ovvero il "villaggio dei pescatori". E' un postaccio da turisti dove noi siamo invece incappati e dove la "sola" è assicurata.
Non mi sentirei di segnalare un posto in particolare, suggerendovi seguire un po' la guida e po' l'istinto. Purtroppo non riesco a ricordarmi un locale molto carino dove abbiamo cenato, che si trovava in stradina alle spalle dell'hotel. Una bellissima cena in terrazza gustando gli squisiti antipasti (meze) e piatti di carne e melanzane. In quattro abbiamo speso intorno ai 90 milioni di lire turche (c.a. 40-50 euro). A proposito noi ci siamo divertiti molto con i prezzi, soprattutto perché hai sensazione di essere molto ricco e di esagerare sempre !
Assolutamente da non perdere per tamponare gli attacchi di fame camminando, camminando…sono le simit (ciambelle ricoperte di sesamo) a prezzi esorbitanti, ben 350.000 lire turche !!
Relativamente al mitico caffè turco…che dire. Tra noi l'unico e convinto estimatore è stato Maurizio che lo ha sempre apprezzato, mentre Rosa ed io…molto poco, anzi per niente!
Purtroppo non siamo riusciti a mangiare il famoso pesce che vendono sulle barche attraccate vicino al ponte antistante Eminonu; è un'istituzione e pertanto andrebbe provato. Per noi non è stato possibile visto che la zona era off-limits per via del vertice Nato.

Gita sul Bosforo:
Assolutamente da non mancare, per cogliere una dimensione e punto di vista della città…dal mare che taglia in due la città, dividendo la parte asiatica da quella europea. Informatevi subito (anche in albergo o all'imbarcadero) sulle disponibilità giornaliere che immagino, data la stagione, siano ridotte. Suggerirei di fare il giro in battello al tramonto, ma non so dire se se è praticabile in questo periodo. Comunque la sponda asiatica è bellissima anche perché alcune case hanno un fascino di altri tempi, ma anche quella europea riserva molti spunti di interesse, visto che si può ammirare, anche se in lontananza, la splendida residenza Dolmabahce (tra l'altro sulle guide è sempre citato come uno dei posti da non perdere). Insomma la gita merita, visto che il battello percorre un lungo tratto del Bosforo, ben oltre l'imponente ponte che collega la sponda asiatica a quella europea.

Questo è più o meno quanto noi siamo riusciti a vedere in c.a. 4 gg. anche se ovviamente c'è molto di più. A voi la scelta.
Noi tutti abbiamo lasciato Istanbul con l'idea di ritornarci, visto che il suo fascino di città a metà tra oriente e occidente ci ha rapiti.
Ma forse è così che bisogna fare: tornare più volte negli stessi posti per scoprire ogni volta cose nuove.
Ma chissà quali saranno le vs. impressioni, le scopriremo al vs. rientro.

Per il momento ….Buon viaggio !!

Antonella ed Enrico

PS: se non l'avete già visto vedetevi il bellissimo film "Bagno turco" di Ozpeteck, appunto ambientato a Istanbul.