USA – National Park Trip

Sab 10         Roma - New York – Denver (CO)

Visita serale di Denver ?  Dipende da quanto siamo stanchi.

Dom 11       Denver – Hot Spring (SD)              565 Km

Si passa per Cheyenne

Un miglio a sud-ovesr di Hot Spring c’è  “The Mammoth Site” (www.mammothsite.com), un ritrovamento di 47 scheletri dei pachidermi preistorici più altri animali (ultima visita guidata ore 19,15).

Lun 12        Hot Springs – Rapid City (SD)      220 Km

A nord di Hot Spring, sulla statale 385 si va verso il “Wind cave Nat. Park”, dove si trova “Wind Cave”, (la grotta del vento) un antro battuto da tremendi spifferi provocati dalle differenze di pressione dentro e fuori la caverna.

Ancora a nord procedendo per la SR 87 si passa per il Custer State Park e si prosegue sulla Needles Hwy, lunga 14 miglia, che serpeggia tra aghi (needles) di granito affilati da acqua, vento e gelo.

La SR 87 intercetta quindi la US 16/385 e percorrendola verso sud per cinque miglia si raggiunge il Crazy Horse Memorial con la scultura nella roccia del mitico Cavallo Pazzo.

Tornando indietro, si passa vicino a Hill City, famosa perché vi arriva da Keystone uno degli ultimi treni a vapore ancora in servizio negli Stati Uniti.

 Proseguendo sulla statale 244 in direzione di Keystone si arriva al Mount Rushmore National Memorial, con i quattro volti nel granito, alti 18 metri, di George Washington (che creò l’unione), Thomas Gefferson (che firmò la Dichiarazione di indipendenza), di Abraham Lincoln (che impedì la secessione del sud) e Theodore Roosevelt (che diede al paese una statura internazionale e valorizzò le ricchezze naturali). 

A sud est di Rapid City (con la Hwy 44) si raggiunge Badlands National Park con le sue formazioni rocciose dovute all’erosione circondate da immense praterie con animali allo stato selvaggio. Si torna indietro passando per Wall sulla Interstate 90 con il “Wall Drug Store” famoso per la sua gratuita acqua ghiacciata.

Mar 13        Rapid City – Devils tower national monument – Cody (WY)           650 Km.

Si passa per Lead dove si trova una delle più vecchie e generose miniere d’oro ancora in funzione.

A nord ovest di Sundance si arriva alla Devils Tower, il primo monumento nazionale d’America nel 1906, un cilindro di basalto, di origne vulcanica, alto 265 m., sede degli “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Spielberg.

Riscendendo verso Moorcroft si riprende la Interstate 90 che attraversa una zona brulla, priva di alberi (e con poche stazioni di servizio), sede dell’inseguimento dell’autocisterna del film Duel, sempre di Spielberg.

A Buffalo iniziano le Bighorn Mountains e la statale 16 prende il nome di “Cloud Peak Skyway”. Dopo il Powder River Pass a 2900 m. ci si immette nelle gole calcaree del Ten Sleep Canyon.

A Greybull si può fare una sosta al Cowboy Clothier, un fornitissimo negozio di abbigliamento per mandriani individuabile per la sagoma del cavallo sul tetto.

Si arriva quindi a Cody che prende il nome da William Cody (Buffalo Bill) che si è fatto seppellire qui dopo essersi messo d’accordo con il sindaco per farsi dedicare la città.

Mer 14        Cody – Yellowstone (WY)  140 Km.

La visita a Yellowstone non deve assolutamente saltare l’Upper Geyser Basin che comprende Old Faithful (erutta ogni ora circa) e altri grandi geyser più o meno regolari. Non lontano sono senz’altro da vedere Grand Prismatic Spring, una sorgente dai colori brillanti, e Fountain Paint Pot, caldaie di fango bollente.  Al visitor centre si possono sapere gli orari delle eruzioni pronosticate in modo da vederne diverse nel giro di qualche ora. Altri geyser si trovano nel Norris geyser basin (dove oltre all’imprevedibile Steamboat geyser che sbuffa fino a 90 m di altezza si trovano centinaia di pozze e sorgenti colorate). La zona di Mammoth Hot Spring è invece caratterizzata da spettacolari sorgenti di acqua calda che forma vasche e terrazze di un bianco scintillante colorate vivacemente da batteri e minerali.

Degna di nota anche la zona del Grand Canyon del fiume Yellowstone che, dopo aver formato due grandi cascate, sprofonda in una gola profonda 365 metri con pareti di mille colori, visibile da alcuni punti panoramici.

Si possono inoltre fare importanti avvistamenti di animali allo stato selvaggio. La Lamar Valley in estate è frequentata dai bisonti, coyote e antilopi. I wapiti (cervi) e i daini si trovano nelle praterie di Gibbon. I grizzly sono invece di norma nella parte di nord-est, fra Tower Junction e Canyon. Purtroppo, però, le ore più favorevoli agli avvistamenti sono solo quelle dell’alba e del tramonto.

Gio 15        Yellowstone  

Altra giornata a disposizione, e viste le dimensioni e le attrazioni del parco forse è ancora poco.

Ven 16         Yellowstone – Grand Teton – Salt Lake City (UT)      620 Km.

Il Grand Teton National Park è caratterizzato dalla presenza di tre laghi Jackson, Leigh e Jenny Lake, posti ai piedi delle alte vette delle Tetons.  Il lago Jenny è forse il cuore del parco ed è circondato da punti di interesse raggiungibili con escursioni a piedi. E’ anche possibile fare una escursione in battello che consente di raggiungere un sentiero verso le Hidden Falls e il Cascade Canyon.

Ci aspetta comunque una discreta tappa in macchina per raggiungere  infine Salt Lake City, capitale storica e religiosa dei mormoni, sede delle olimpiadi invernali del 2002.

Sab 17         Salt Lake City

Giornata a disposizione per la visita e lo shopping in città, ad esempio nei due centri commerciali Crossroads Plazza  e al ZCMI Mall uno all’ultima moda, l’altro antiquato ma più caratteristico.

Quindi la visita al Sancta Sanctorum dei Mormoni, Temple Square, nel centro cittadino dove partendo da uno dei due visitors center si può fare la visita guidata gratuita comprendente spiegazioni e proiezioni di carattere religioso più la visita al Tabernacolo e, solo dall’esterno, al Tempio, che non è visitabile ai non Mormoni.

Dom 18       Salt Lake City – Moab (Arches National Park) (UT)  395 Km.

Prima di arrivare a Moab si passa per l’Arches National Park.  Dopo la visione di un filmato di orientamento nell’auditorium del visitors center, si può partire per la strada panoramica di 29 Km che è costellata di brevi sentieri per le attrazioni principali: Wolfe Ranch e Delicate Arch (2 Km piuttosto ripidi), Devils Garden, Landscape Arch, ecc.

Lun 19        Moab – Canyonlands - Blanding (UT)     290 Km.

16 Km a nord di Moab si prende la strada che porta all’entrata nord del Canyonlands National Park per visitare l’Island in the sky che, delle quattro sezioni separate del parco, è quella che offre la migliore visione panoramica. Da non perdere è anche il distretto di Needles, caratterizzato da archi in arenaria, punte, guglie, canyon, nonché le antiche rovine Anasazi e l’arte rupestre. Notare che bisogna percorrere molta strada per spostarsi da una zona all’altra, per l’aggiramento degli ostacoli naturali.

Arrivati a Blanding, se c’è ancora tempo, con una deviazione di circa 150 Km (compreso il ritorno), si può passare per il Natural Bridges National Monument, un piccolo parco con tre ponti naturali tra i più grandi al mondo (esattamente il 2° ed il 3°, ma la guida routard dice che vale la pena di andare a vederli solo se ci si trova veramente di passaggio) . 

Mar 20        Blanding – Monument Valley – Kayenta (AR)  340 Km.

Sulla strada 163, prima di arrivare all’ingresso di Monument Valley, si incontra la cittadina di Mexican Hat, e ad una decina di chilometri da questa Goosenecks offre uno splendido panorama dei meandri del San Juan River.

La visita a Monument Valley prevede di percorrere una pista non asfaltata e polverosa di circa 27 Km. (calcolare circa 2-3 ore). Un posto panoramico da non perdere è il John Ford’s Point (andrebbe però visto al tramonto).

Circa 50 Km a ovest di Kayenta c’è il Navajo National Monument, un antico insediamento degli Anasazi, dove una pista da percorrere a piedi (circa mezz’ora di strada tra andata e ritorno), porta al gigantesco Canyon di Betatakin. Dal belvedere, col telescopio è possibile vedere l’enorme grotta contenente l’antico villaggio degli Anasazi in pietra e legno.

Mer 21        Kayenta – Canyon de Chelly – Petrified forest – Sanders (AR)        310 Km.

Il Canyon de Chelly è composto in effetti da due diversi canyon che si uniscono. Una strada segue il ciglio dei due canyon e permette splendide viste dai belvedere, ma non consente di vedere, se non con un binocolo, le rovine Anasazi che si trovano sul fondo, e tanto meno i pittogrammi che sono le principali  caratteristiche del luogo. In alternativa si può percorrere un sentiero (circa due ore tra andata e ritorno) che permette di raggiungere uno dei più bei ruderi, la White House, con le case addossate alla parete del canyon. L’alternativa che consente di vedere meglio (ma anche la più costosa) è la visita guidata con guida Navajo di mezza giornata, a cavallo, a piedi o in fuoristrada (bisognerà capire se l’auto che ci avremo può essere considerata un fuoristrada, visto che ha le quattro ruote motrici) che consente di visitare una decina di rovine Anasazi e molti pittogrammi.

Spingendosi ancora più a sud si arriva quindi alla Petrified Forest, dove una strada panoramica di 43 Km permette di osservare un paesaggio lunare caratterizzato da tronchi d’albero pietrificati. Nella parte nord ci sono anche i migliori scorci sul Painted Desert (Kachina, Chinde). Caratteristica principale della zona è la roccia (Chinle formation) che risale a 225 milioni di anni fa. Dopo aver oltrepassato l’autostrada e la ferrovia di Santa Fe, si arriva al villaggio Anasazi Puerco Indian Ruin con 75 abitazioni del 15° secolo. Subito dopo la Newspaper Rock, usata dagli Anasazi per le iscrizioni. Da visitare anche Agate House (vicino Long Logs), abitazione anasazi con le pareti di legno pietrificato.

Gio 22        Sanders – Mesa Verde – Durango - Silverton (CO)     450 Km.

Occorre arrivare a Mesa Verde entro metà mattina per poter prenotare (al Far view Visitor Center) la visita guidata ad uno dei tre siti principali Anasazi che in ordine di importanza sono Cliff Palace, Balcony House e Long House.  Nell’attesa dell’orario della visita si può percorrere il sentiero che parte dietro al museo e che porta in 10 minuti a Spruce Tree House, una delle case trogloditiche più grandi e meglio conservate. Se non si dovesse riuscire a prenotare neanche una visita, si potrà comunque percorrere la Mesa Top Loop Road, con splendidi panorami sui diversi villaggi (compreso Cliff Palace), alcuni anche collegati da un sentiero.

Ven 23         Durango – Silverton – Denver (CO)        610 Km.

La tappa di rientro per Denver è su una strada che non offre particolari punti di interesse.

Arrivati a Denver si può eventualmente fare una puntatina alla Buffalo Bill Grave (tomba di Buffalo Bill), vicino Golden, da cui si gode di una splendida vista panoramica di Denver. 

Sab 24         Denver – New York – Roma

Arrivo a Roma domenica 25.